Valjevo
La città di Valjevo si trova nella Serbia occidentale al centro del distretto di Kolubara, che include altre cinque minori municipalità (Mionica, Osečina, Ub, Lajkovac e Ljig) con una popolazione totale di quasi 200000 persone. Dai dati del censimento dell’anno 2002, Valjevo conta 96761 abitanti, dei quali 61270 sono urbani e suburbani, e 35491 sono rurali. La zona di Valjevo si allarga su una superficie di 905 km, ad un’altezza di 185 m. La città giace su entrambi i lati del fiume Kolubara, affluente del Sava. Questa regione ha un clima continentale, mite e temperato.
La città ha una posizione geografica favorevole. Si trova a 100 km dalla capitale della Serbia, Belgrado, e vicina ad una delle arterie di traffico più importanti della Repubblica – l’autostrada Ibar, che connette il nord con il sud del paese. Altre importanti autostrade che portano al mar Adriatico, alla Bosnia-Herzegovina, alla fertile terra di Mačva e ancora più in là, verso la Vojvodina, passano per Valjevo e la connettono con altri importanti centri della Serbia Occidentale – la ferrovia di Bar, che collega la capitale con il Montenegro e il mar Adriatico.
Le tracce più antiche di presenza umana nella regione risalgono al Paleolitico e furono trovate nelle vicinanze delle grotte di Petnica. Il più antico documento conservato su Valjevo, dell’anno 1393, si trova negli archivi della città di Dubrovnik. La Valjevo di oggi nacque come mercato medievale presso un crocevia, che era molto utile ai famosi mercanti di Dubrovnik. È anche citata nei resoconti di viaggio di Eulia Chelebia (1660), Felix Kaniz (1860 e 1888) e Hans Vogel (1913). Nel centro-città, a destra della Banca di Kolubara, c’è l’antico centro mercantile (bazar turco) di Tešnjar, datato XVII secolo, ma l’attuale aspetto risale alla fine del XIX secolo. Il più antico edificio preservato è quello delle Logge musulmane della fine del XVIII secolo, nelle cui celle il Duca Aleksa Nenadović e Ilija Birčanin furono imprigionati prima della loro esecuzione nel febbraio 1804. Questo evento, conosciuto nella storia serba come la “Decapitazione dei Duchi”, diede l’impulso alla prima rivolta serba contro la secolare occupazione turca, così oggi le Logge musulmane ospitano il Museo della Prima e Seconda Rivolta Serba. Domina da un colle sopra il centro-città la Torre Nenadović del 1813, che venne usata come polveriera e fu ricostruita nel 1836 dal Principe Miloš Obrenović.
Nei pressi di Valjevo si trova il paesino di Brankovina, patria della famosa famiglia serba Nenadović, che fornì i capi alla Prima Rivolta Serba, i ministri al Primo Governo serbo, i leader spirituali e scrittori di viaggi: il duca Aleksa, l’arciprete Mateja, i duchi Jakov, Sima e Jevrem, lo scrittore Čika Ljuba e la regina Persida Karađorđević, madre di re Peter il Liberatore. Brankovina ha ospitato la famosa poetessa serba Desanka Maksimović, che trascorse la sua infanzia (era nata nelle vicinanze di Rabrovica) e completò la scuola elementare qui. Durante tutta la sua vita, Desanka rimase sentimentalmente attaccata a Brankovina, e tornò frequentemente a visitarla, trascorrendo i suoi ultimi giorni qui, dove venne infine sepolta sotto delle querce centenarie nel cimitero della chiesa cittadina, come da sue volontà. I monumenti di Brankovina sono racchiusi in un complesso storico e culturale, che include la Chiesa di Sant’Arcangelo, la scuola degli arcipreti, la scuola di Desanka, il vecchio Tribunale, il depandance della famiglia Nenadović, le tombe della famiglia Nenadović e di Desanka Maksimović, e anche le vecchie case estive “sobrašica” nel bellissimo cimitero della chiesa di Brankovina.
Nelle immediate vicinanze si trovano i famosi monasteri medievali serbi. Il monastero di Ćelije, situato nel pittoresco canyon del fiume Gradac, risale al XIV secolo. È anche ben conosciuto per il famoso teologo Justin Popović, che è stato prete qui dal 1948 agli anni ’70 nel secolo scorso. L’arcimandrita Justin Popović è l’autore di numerosi e importanti studi di ortodossia e uno dei fondatori della Società Filosofica serba. Ćelije, insieme al vicino monastero di Lelić, è un punto d’incontro di un gran numero di pellegrini durante tutto l’anno. Lelić conserva le reliquie del vescovo Nikolaj Velimirović, un famoso pensatore religioso, laureato in Filosofia a Oxford, autore di un discreto numero di opere religiose e filosofiche, il più importante educatore spirituale serbo dopo San Sava. Il monastero di Pustinja del XVII secolo (ci sono le basi per ritenere che esistesse già nel primo Medioevo) è importante per via della sua architettura unica (scuola di Ras) e gli affreschi ben conservati e di valore. Uno dei più eccezionali è l’affresco di San Giovanni Battista, protetto dall’UNESCO. La Chiesa del Sudario della Vergine a Valjevo è stata costruita nel 1836 e un nuovo santuario alla confluenza dei fiumi Gradac e Kolubara, il Tempio della Resurrezione di Nostro Signore, è attualmente in costruzione.
La catena di montagne di Valjevo (Medvednik, Jablanik, Povlen, Maljen, Suvobor) con le tondeggianti colline che circondano la città è un’oasi di aria pulita, erbe medicinali, frutti di bosco e selvaggina. L’ambiente è tenuto lontano dall’industrializzazione, il suolo non inquinato, così anche il cibo è salutare e le condizioni per la caccia e la pesca nei fiumi di montagna sono straordinarie. Le terme “aeree” di Divčibare è ideale per il riposo, la riabilitazione e la ricreazione. Divčibare, un altopiano sulla montagna Maljen, con una tradizione di picnic di 100 anni, ha un’altitudine media di 1000 m. Si trova a 28 km da Valjevo e 110 km da Belgrado. L’epiteto “aeree” si riferisce agli effetti benefici delle Terme agli organi respiratori risultanti dall’incontro tra i climi marittimo, carpatico e pannonico. Questa area picnic è caratterizzata da alloggi privati. Le baite in altri monti di Valjevo possono alloggiare i fan della montagna.
Le Terme di Vrujci hanno i bagni di fango per malattie reumatiche, così come un hotel e un impianto sportivo con piscine.
Il canyon del fiume Gradac, il cui corso, con una natura quasi incontaminata, termina nel centro-città, è una delle aree preferite dai cittadini di Valjevo per i picnic durante i caldi giorni estivi. Il Gradac è uno dei più puliti fiumi europei, dimostrato dalla presenza di lontre, che vivono esclusivamente in acque pulite. Abbondando di trote, è un rifugio per gli amanti della pesca con la mosca. Gli antichi mulini ad acqua sono uno dei simboli di questa riserva naturale di 1300 ettari di area, che è stata data in custodia dall’Assemblea Municipale di Valjevo alla Società Ecologica di Gradac.
A Petnica, a 5 km di distanza da Valjevo, ci sono piscine all’aperto con impianti per sport minori, così come al lago Pocibrava, punto d’incontro per nuotatori e pescatori.
Le istituzioni culturali più importanti sono il Museo Nazionale, sotto il cui patronato c’è il Museo della Prima e Seconda Rivolta Serba in mostra a Brankovina, l’Istituto per la Protezione dei Monumenti Culturali, l’Archivio Storico, la Biblioteca Cittadina con sezioni scientifiche, nazionali e per i bambini, il Centro Culturale con un ben attrezzato palco e un auditorium da 630 posti, e il Centro Giovanile con la “Galleria 34” per esibizioni e forum. Valjevo ha due esclusive gallerie: la Galleria Moderna con una mostra permanente di opere dell’accademico Ljuba Popović (periodo 1953-63), la collezione di opere presentate finora dagli espositori, e un concetto del rappresentare la pittura astratta dopo il modello della famosa “Mediala”, e l’International Art Studio “Radovan Mića Trnavac”, che organizza esibizioni di pittori stranieri di stili differenti. La Società Artistica e Culturale “Abrašević” ha un rinomato complesso vocale, folk, strumentale e teatrale. A parte “Abrašević”, le performance teatrali sono date dal teatro privato “Mala Scena” e dal Drama Studio della Scuola di Grammatica di Valjevo. I più famosi eventi culturali sono le Serate a Tešnjar e lo YU Jazz Festival, accompagnati da incontri letterari estivi nel cortile della biblioteca e gli incontri di maggio con Desanka, in cui si assegna anche il premio annuale per la poesia da parte della Fondazione Desanka Maksimović di Brankovina.
EVENTI CITTADINI
- Corsa Atletica di San Sava (27 gennaio)
- Festival degli Sport e della Ricreazione Infantile a Divčibare (febbraio)
- Festival dei Flautisti delle Scuole e Accademie di Musica (marzo)
- Festival dei Film Indipendenti (aprile)
- YU Jazz Festival (primo weekend di maggio)
- Incontri di Maggio con Desanka (Valjevo – Brankovina, 15-16 maggio)
- Festival Internazionale del Folclore Infantile (maggio)
- Show Recitato della Repubblica(maggio)
- Giornate delle Erbe Medicinali sulle montagne di Valjevo (luglio)
- Giornate della Cultura Infantile (maggio-giugno)
- Giornate dei Lamponi a Brankovina (giugno)
- Giornate di Petrovdan a Valjevska Kamenica (11-12 luglio)
- Jeep Rally attraverso le montagne di Valjevo (luglio)
- Serate Letterarie nel Cortile della Biblioteca (luglio-agosto)
- Serate a Tešnjar (seconda metà di agosto)
- Parata dei Motociclisti (agosto)
- Incontri di Ottobre tra gli Scrittori in Onore di Desanka (ottobre)
- Giornate dei Funghi a Divčibare (primo weekend di ottobre)
Per maggiori informazioni:
http://www.valjevo.rs
http://www.museum.rs